Certa Musica, come un sadico, misterioso, invisibile gigante che schiacci un tasto altrettanto invisibile... mi fa, da quand'ero bambino, sgorgare subitanee lacrime... GROSSE, velocissime - giù per le gote - lacrime salate.
Non so se sia dolore, emozione, gioia, il ricordo di qualcosa di collegato alla musica, Qualcosa che il compositore ed il direttore d'Orchestra hanno instillato o spremuto dalla partitura... ho una decina di pezzi che, come da copione, mi fanno quest'effetto.
Stamani, giornata uggiosa, mi sono alzato e come spinto da una forza invisibile, ho acceso lo stereo ed ho cercato, dapprima casualmente, poi scentemente, PROPRIO QUESTI PEZZI... Autolesionismo? Follia senile? Voglia di ristabilire la giusta umidità oculare, contro la secchezza da computer?
... o forse, semplicemente, la voglia di farsi trasportare in un mondo parallelo, puro, algido, fatto di emozioni, di spirito, di bellezza sublime, come quando tra la neve a 3000+ metri, il sole, dando le spalle al rifugio... solo con Dio... quello Vero!
... ed ecco, mentre scrivo ed ascolto I Pini delle Catacombe di O. Respighi, ma solo quella diretta da Charles Munch su Decca NON quella, sempre su Decca, di L. Maazel, quella mi piace ma NON piango... e prima Schelomo diretto da Z. Mehta con Janos Starker al violoncello, e prima ancora Grieg e la musica dal Peer Gynt, con la Morte di Ase, la mamma di tutti, cosmica... alle prime note, pelledoca sulle gambe e lacrimoni... e, come primo pezzo in questa follia domenicale... o forse viaggio nell'anima + profonda che abbisogna anche di questo cibo come i Romani secoli fa amavano il Garum, puzzolente, schifoso intruglio a base di pesce macerato al sole il mio io fisico non è la mia anima e viceversa, forse... dicevo, come primo pezzo, l'immenso Who May Abide dal Messiah di Haendel... ma solo, SOLO fino alla fine dei miei giorni, Emma Kirby e Hogwood su L'Oiseau Lyre... quindi la mia anima, o qualsiasi cosa sia che mi spinge, oggi come ieri a piancere come un vitello sacrificale, ne capisce di musica, qualsiasi cosa essa sia o significhi... ed ancora, come non esiste prova scientifica dell'esistenza e della sostanza della Musica... non esiste un motivo per cui tutto ciò succeda... ma se a due ascolti, anche ravvicinati, tutto quanto raccontato succede, una qualche scientificità - replicabilità di evento a dato stimolo - esiste?!? Ed ancora, l'aria "Lascia ch'io dorma" dal Rinaldo, ancora di Haendel, su edizione CBS Masterworks e direzione di Malgoire... quanto ho pianto, come mi son divertito!!! ... ma ce ne sono altri... sniff, sniff...
Il mio caro vecchio amico, il compianto prof. Dragoun, la prima volta che ci siamo conosciuti nella sua casa di Merano, nei primi anni '80 - piangeva a dirotto ascoltando il suo amato Wagner, libretto d'opera alla mano... da allora non mi sono mai sentito solo, pazzo ed abbandonato a farmi sconvolgere dalla musica e dai suoi lisergici effetti... li ho accettati, come prima di me innumerevoli altri, migliori di me...
2 comments:
caro amico Stefano
posso affermare che anch'io soffro della tua patologia lacrimale...
io sono appassionata e rapita propio da tutte le infinite e perturbanti emozioni che la musica riesce a suscitare attraverso il mutamento dei miei stati d'animo. l'inizio per mè è stato folgorante, la prima volta che andai a teatro ad ascoltare l'opera, sono certa che se queste emozioni ti pervadono... non le potrai abbandonare più per il resto della tua vita..
... infatti, Loredana... è una sorta di "imprinting"... poi non se ne può fare a meno... e la musica fa piangere, ridere, ballare ed è ricchezza, pura, bella...
In un Forum che frequento (Romy the Cat), l'admin insiste sul concetto di musica seria... la cosa a volte mi infastidisce, altre mi diverte... sempre mi trova in profondo disaccordo: ogni musica, in quanto espressione di una individualità o di un gruppo di individui, è degna...
... e come sempre, si tratta di termini, di umane convenzioni...
Come sai, la musica si ascolta a vari livelli... non piango con Senor Coconut, ma ballo... ma mi emoziono alle lacrime con Coltrane o Streicher...
Post a Comment