David Munrow 1942-1976 - "English do it better" -
... dicevamo "English do it better"... perchè? Perchè sono seri, non cialtroni, si preparano, pianificano ordinatamente... anche il + scalcinato gruppo punk inglese è assai disciplinato - una disciplina nel raggiungimento di un risultato dato, senza improvvisazioni.
Vien da dire, ma fortunatamente scherzo, che in Italia "va di cu*o"
Ciò che forse manca è qualcuno in grado di riconoscere i veri talenti, che non facciano la fine dei laureati che vengono esportati all'estero... i musicisti non mancano, forse non viene instillato loro quel "desiderio feroce" teorizzato da Keith Jarrett al raggiungimento di vette elevate: spesso si accontentano di insegnare alle scuole medie!!!
... e la burocrazia, queste pastoie che tarpano le ali delicate... se non c'è il "pezzo di carta" non si esiste... diplomi, certificati, lauree... tutto ciò che sto per raccontare non sarebbe potuto succedere nello Stivale
E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo: quest'anno cade il 30° anniversario della morte di David Munrow, morto in circostanze misteriose, vale a dire un suicidio circondato dal riserbo affettuoso di chi l'ha amato, nel 1976 all'età di soli 34 anni.
Chi era e cosa ha rappresentato David Munrow per la musica antica e per la sua prassi esecutiva?
Moltissimo: le intavolature ed i codici necessitavano di una sensibilità fuori del comune per dare loro un'interpretazione (di questo comunque si tratta) non ampollosa, cortigiana, ma anche popolare, non bigotta, pazza, ma ordinata, impeccabile, ma leggera e non cattedratica... facile, no?!?
Nato nella provincia industriale inglese durante la WWII, ricevette in giovane età alcune benedette lezioni di pianoforte e... fagotto... là, il seme era a dimora!
A 17 anni già padroneggiava uno strumento desueto, umile in questo suo XX secolo, ma nobilissimo nelle origine e nella storia: il flauto dolce (recorder, in idioma d'Albione )
A 18 anni fece un'esperienza che indirizzò ulteriormente gli anni futuri di David: sotto gli auspici di un progetto di volontariato istituito dal governo di Sua Maestà britannica, passò un anno intero in sud America; per 9 mesi insegno inglese e letteratura in un liceo di Lima, Perù, e per i restanti 3 mesi chiese ed ottenne di girare in lungo ed in largo il continente, dando il via ad una ponderosa collezione di strumenti da ogni parte del mondo, usati con maestria negli anni a venire... flauti, percussioni, strumenti a corda arcaici da ogni dove...
Al suo ritorno, fu lettore di storia Medievale e Rinascimentale a Cambridge (19 anni) dove approfondì ulteriormente il suo interesse per queste misteriose umane stagioni.
Era fagotto in un gruppo teatrale e musicale shakespeariano.
Nel 1967, in pieno Flower Power, gli fu offerta la cattedra di Recorder e Musica Antica al prestigioso Royal College of Music di Londra, divenne Professore di Storia Medievale alla Leicester University e fondò quello che sarebbe rimasto in SUO gruppo fino alla fine: l'Early Music Consort of London, vero gruppo fluttuante: Hogwood, Tyler, la moglie Gillian Reid, Brooks, Nesbitt, Skeaping e molti, molti altri a seconda del programma da eseguire...
A malincuore fu costretto a lasciare il gruppo teatrale!
La EMI, quella dei Beatles, mise Munrow - questo piccolo, grandissimo giovane dai modi gentili pervaso da un sacro fuoco - ed il suo gruppo sotto contratto. Ma lo stesso fece anche la DECCA (Argo) e la Deutsche Gramophone (Arckiv): pazzesco come se i Beatles avessero registrato per la DECCA e la EMI... un miracolo?
Fermiamoci un attimo per alcune considerazioni: Munrow era completamente autodidatta e la + prestigiosa istituzione inglese gli offrì una cattedra, a 19 anni... Capito?!?
Ma David era anche un giovane, non un omino curvo e melanconico: le sue ricerche si svolgevano in una Swinging London dove parallelamente ai Beatles ed ai Rolling Stones viveva ancora lo skiffle di Lonnie Donegan ed il folk della Cecil Sharp House e dei pubs di Soho... non solo legnose biblioteche a Cambridge e Oxford, ma anche modernità all'inglese, nel rispetto della tradizione... un giovane, imberbe Paul Simon pendeva dalle labbra di Martin Carthy, al quale letteralmente rubò l'arrangiamento dell'hit planetario al suo ritorno negli USA, con Art Garfunkel: quel Scarborough Fair, bellissimo pezzo era già nel 63-64 nel repertorio di Carthy... e Sir Carthy non beccò una ghinea per quello che probabilmente rese possibile l'acquisto di un'appartamento con vista su Central Park ai due fringuelli ammeregani... gente senza storia
Negli stessi anni, anche Bob Dylan era in quel di Soho e la melodia di Masters of War venne da queste serate con Carthy, Jansch, Wizz Jones, Davey Graham... chapeau!
Tra queste contaminazioni, David Munrow ebbe un ruolo oscuro, mai del tutto confermato... i suoi dischi presentavano un Saltarello e Renbourn registrava un Saltarello, La Rotta, idem... Douce Dame Jolie di Guillame de Machaut (sta andando ora mentre scrivo...) registrato dal John Renbourn Group nel 1980, ecc. ecc. ecc.
Tra l'esplicito interesse del Nostro per il Folk, avvenuto nel 1969 con la collaborazione nel classico "Anthems in Eden" di Shirley e Dolly Collins, poi ancora con gli Young Tradition ed ancora con The Roundtable, subito dopo e la comparsa che fece gridare al "miracolo" anni prima con il Folk Barocco, quello stile chitarristico ricco di florilegi e di preziosismi di stampo elisabettiano... un buco, un mistero.
No, non sono Carlo Lucarelli
Ma... ascoltate: nel classico "Sir John Alot..." di John Renbourn, in un pezzo di circa 7 minuti, "Morgana", un esempio, riuscito, di folk/progressive di matrice medievale... non un pastiche alla Rondò Veneziano... sincero nelle intenzioni, come nel risultato...
Un flauto dolce ed una viola da gamba e nessun nome tra i credits sul retro della cover del disco su Transatlantic!!?!
Chi erano questi musicisti "mascherati"?
Il mistero si diradò molti anni + tardi, negli anni 90, quando la Lost Lake Arts, branca della Windham Hill di William Ackermann, rieditò proprio "Sir John Alot..." e "Lady and the Unicorn", entrambi di Renbourn!
... e stavolta, il retro della cover riportava, finalmente i credits... che emozione
Viola da gamba Adam Skeaping
Recorder David Morrow
... oh, oh?!?!
Tranquilli... era proprio il Nostro... il refuso mi è stato chiarito un paio d'anni orsono durante una breve chiaccherata con il vecchio, sempre caro, spelacchiato, gioviale John Renbourn... era David Munrow, nel 1968... la voglia di suonare NON aveva confini, così, senza attendere il beneplacet della grifagna EMI... voilà!
Un sito canadese dedicato a Munrow riporta riporta la chicca di cui sopra... merito di...
Non musica antica = vecchia, ma Musica resuscitata agli antichi splendori, eseguita da giovani entusiasti, non vecchi babbioni, per altri giovani entusiasti.
Ricapitolando:
tra il 1967 ed il 1976, David ed il suo gruppo registrarono circa 40 LP!?!?!?!??? , girarono il mondo per concerti, DM insegnava alla Leicester University ed al Royal College of Music, compose le colonne sonore per Zardoz di Boorman con Sean Connery e per I Diavoli di Ken Russell, oltre che per uno sceneggiato TV, poi film, su Enrico VIII ed un film dedicato ad Eddie Merckx e l'ambiente delle corse ciclistiche (una premonizione?!?).
Dal 1971, la BBC commissionò a Munrow la conduzione e cura di una trasmissione intitolata "The Pied Pier" (Il pifferaio magico): 4 volte alla settimana, musica commentata, argomenti sempre diversi: Britten, Walton, la musica gamelan, gli orologi musicali, la tromba, ecc. ecc. ecc.
Munrow nel 1976 aveva trasmesso ben 655 volte
... e trovò, nelle sue pazzesche giornate di 35 o 36 ore, anche il tempo di scrivere un BELLISSIMO libro dedicato agli strumenti della sua musica, con bellissime foto in B/N e didascalie, testi, incredibile per cura e bellezza editoriale!
Molte, molte parole dopo, chi di voi non conosceva Munrow spero proverà come me e molti altri, un senso di vuoto!
... è vero: c'è Clemencic ed il suo approccio zingaresco, ci sono Koopman, Leonhardt, c'erano Deller e Kees Otten, c'è Hopkinson Smith, ma nessuno, sin'ora ha raggiunto, IMHO, la leggerezza esecutiva, la profondità, la bellezza delle esecuzioni di David Munrow.
Ho scritto, negli anni, alla EMI, visitato il Royal College of Music, dietro la Royal Albert Hall, sono in contatto con la vedova... più scavo e più amo quest'uomo gentile.
Che altro dire? Grazie David... mi hai aperto mondi di inenarrabile bellezza... sto ascoltando la Sua musica proprio ora, e non piango perchè sono un motociclista
Cercate i Suoi dischi... solite fonti
Sono registrati benissimo (ricordate quando Bebo Moroni usava "la Musica delle Crociate" su Argo di Munrow? Bei tempi... Sandro Ruggieri dove sei??? Salvaci!
... ma, dicevo poco fa... la produzione è STERMINATA... direi di cercare l'ottimo triplo su EMI "The Art of David Munrow"... c'è tutto, booklet e note storiche e Musica eterna.
... ma un raro disco mi sta particolarmente a cuore: "The Medieval Sound" su Oryx... dove David commenta con la sua voce gentile e pacata i pezzi e gli strumenti usati... il vinile rende immortali?!?
http://www.davidmunrow.org/forum/index.php
http://www.a2a.org.uk/search/documentxsl.asp?com=1&i=0&nbKey=1&stylesheet=xsl\A2A_com.xsl&keyword=david%20munrow&properties=0601
Scusate la prolissità... ma era, è un "Complaint" dovuto...